lunedì 16 gennaio 2012

Immagini e racconto di un bel ritrovo TELEMARK

Il ritrovo informale telemark di sabato 14 Gennaio è andato a gonfie vele!


Numeri piccoli, come spesso accade per il telemark. Ma ottimo spirito e voglia di stare insieme da parte di tutti. Ci siamo trovati intorno alle 15 davanti alla scuola di sci al Melezet.
Sono arrivati anche un paio di arditi con attrezzatura d'epoca o parecchio datata. Uno, Luigi, in costume norvegese originale!
Saliti in cima prima a Sellette e poi al Clos, ci siamo inizialmente presi molto sul serio, arrivando perfino a fare un breve aggiornamento sulle varie tecniche e scuole telemark. Ci ha dato istruzioni molto interessanti Riccardo, reduce da una bella settimana di specializzazione a Livigno, tempio italiano del tallone libero...
L'ora si è fatta a quel punto un po' tarda. Dovevamo salire al Colomion al bar di "Rommel", uno dei più accaniti telemarker della zona. Ma lo skilift di collegamento stava per chiudere. Dunque cambio di itinerario. Salita a piedi sopra allo sgancio del Clos fino al colletto. Al di là, vedute grandiose sulla Charrà e la Grand Hoche. Sotto ai nostri piedi un pendio, ripido e perfettamente a nord, di neve polverosa. Poche curve, ma già si cominciava a sognare...
Poi ancora un po' di marcia e finalmente il bel baretto di Rommel ci accoglieva. Lui con le sue storie e la sua energia ci ha subito contagiati. Ricordi, peripezie, storiacce telemark. Birra, salame, speck, toma... ci attendevano. Ma prima ci è venuta l'idea di salire fino alla cappelletta di punta Colomion, affrontando la temibile parete sud-est! Dalla cima il panorama è stratosferico. Abbiamo coinvolto anche un po' di malcapitati. Perfino una coppietta, lui di Milano lei di Parigi, che romanticamente ha l'abitudine di incontrarsi a Bardonecchia ogni mese: metà strada ideale. Tramonto e trecentosessanta gradi di montagne, neve, luci e ombre. Poesia per l'occhio. Foto di gruppo. Chiacchiere spensierate. 



Foto di gruppo a Punta Colomion, con quelli che c'erano....

Quasi buio, torniamo al bar: era ora di dissetarsi e tagliare la toma dell'alpeggio qui vicino. 
La discesa finale, al buio pesto, lunga, con una neve rinvenuta proprio all'ultimo momento. Una magia ci ha tolto le placche di ghiaccio e ci ha regalato la polvere, un perfetto scivolare, leggeri cambi di appoggio. Fra pieghe e talloni sollevati... il telemark è sulla punta del piede, come ogni danza che si rispetti. E' il galleggiare sopra al mondo, armonioso anche quando diventa rude e fisico.


Sosta "forzata" anche al nuovo bar ristorante del Clos. Dentro tutto pronto per la cena di qualche gruppo di mangioni. Noi ancora una birretta.... senza esagerare...


Poi di nuovo il buio, il freddo, le sensazioni di quel tallone libero avvolti nel nero di una notte senza luna.


Liberando il tallone abbiamo ancora una volta liberato la mente.... parafrasando John Falkiner.


Con semplicità, numeri ridotti, ottimo spirito siamo riusciti ad accendere una luna che non c'era.


Alla prossima, unitevi a noi




FIRMATO: il gruppo spontaneo di telemark di sabato 14






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