sabato 11 febbraio 2012

Tributo a WALTER BONATTI

Con ritardo, ma col cuore, mi sento di ricordare Walter Bonatti, che ho avuto la grande fortuna di incontrare una volta di persona (...). Desidero ricordarlo con le vecchie riprese del 1964 che troverete qui sotto.
E' il 10 Agosto di quell'anno. Di rientro dalla salita allo sperone Whymper alle Grandes Jorasses, con Michel Vaucher, vengono accolti nell'ultimo tratto di sentiero che scende a Planpincieux, da una folla enorme ed emozionata.
Le immagini hanno scarsa qualità. Ma si percepisce in pieno, anzi forse ancor di più, il calore e il grande significato popolare che le gesta alpinistiche di Walter sapevano irradiare. Era un uomo, e non solo un alpinista, veramente eccezionale. Una persona rara. Di una forza ed una dolcezza incredibili.
Conservo gelosamente l'unica lettera che qualche anno fa mi scrisse in risposta ad una mia richiesta di intervista per la rivista Montagnard per la quale ho a lungo lavorato.... Walter rinunciava a farsi intervistare, con tono molto garbato ma fermo. Il mondo del giornalismo l'aveva ferito a lungo...

Ora che non c'è più, per tanti è come ci fosse ancora. Presente perfino più di prima. Lontani dalla retorica e da falsi miti. Quando la statura umana arriva a certe altezze è giusto che lo si riconosca. A futura memoria...

Questo è un sito di freeride... ma prima ancora è un sito di montagna e forte passione per essa.
Mi è sembrato giusto lasciare in questo modesto spazio, sebbene lo ripeto in ritardo, un ultimo abbraccio a quel grande uomo che fin da bambino ho fortemente ammirato

Un caro saluto, Walter...

federico






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